La fragilità del rimpianto

A volte percepiamo noi stessi in modo differente da come l’esterno ci percepisce. Non so voi. Spesso sono stata identificata o etichettata come una donna molto forte, determinata, poco solare, spesso imbronciata, un po’ chiusa. Ho sempre un po’ lottato, con questo stereotipo appicicaticcio che non ho mai sentito mio del tutto. O meglio, sì, certo, vero che mi si potesse marchiare così. In realtà noi tutti dimentichiamo che, a seconda della nostra sensibilità, siamo soggetti o meno alle sollecitazioni di quanto ci circonda. E… sì, lo ammetto, la sensibilità è sempre stata il mio tallone d’Achille. Alcuni la considerano un dono. Io spesso l’ho considerata una maledizione. E’ tutto perfetto quando si è sintonizzati su livelli di energia alti. Ci si può commuovere per un bocciolo di rosa in fiore. Tutto cambia quando la sintonia si modifica o quando il nostro stesso livello di energia cala, il grigio diviene nero e una goccia di pioggia può trasformarsi in un’alluvione. Del resto… personalmente riesco a percepire i terremoti in Indonesia, non è difficile immaginare cosa posso percepire di una discussione fra amici o del dolore di chi amo. Mi chiudo, ci si chiude. Si diviene guardinghi e la sensazione è quella di cercare di parare più colpi possibile che…anche se non è detto che arrivino, sono lì, all’orizzonte e sappiamo benissimo quanto possono fare male.

Preambolo lungo… Uno dei risvolti negativi di una sensibilità marcata è il rimpianto. E lì… lì non posso farcela. Ci lavoro da decenni ma il risultato non cambia. Una sorta di allergia che si trasforma in rifiuto netto. Mi sono chiesta spesso il perchè di questo mio limite e le risposte potrebbero essere varie, tuttavia quella che vale è sicuramente data dal fatto che collego il rimpianto allo spreco. Le parole non dette, gli abbracci non dati, le scelte sospese, le decisioni inconsapevoli, le domande non fatte, le incomprensioni irrisolte, i litigi sul niente… Rimpianti. Ciò che poteva o sarebbe potuto essere e non è stato. Non si tratta esclusivamente della sfera soggettiva ma anche di quella oggettiva, quando ci si ritrova forzatamente a condividere qualcosa che non ci appartiene. Si aprono… mondi, la frustrazione cede a volte il posto alla negazione e… ci si frantuma.

Esiste un rimedio? Forse esclusivamente credere che l’Universo possegga una prospettiva migliore della nostra e che… ogni nostro rimpianto possa trasformarsi in un passo evolutivo, magari sofferto ma…

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Strange Spring