Chi sono
(English below) Mezza emiliana, mezza piemontese, anche se le proporzioni forse non sono corrette. Veneziana per scelta, indotta da un terremoto di settimo grado richter. Caso mai non avessi compreso che era tempo di muovermi.
Vidi la luce in quel di Gattinara, il 13 settembre 1971. Forse da quel giorno continuo a giocarci.
Bambina fra le nebbie, Vercelli e Parma, crebbi un po’ come Mowgli nella giungla, libri e televisione furono a tutti gli effetti gli insegnanti prediletti. Ricercavo gli esseri umani, per carità. Ma era come se non appartenessimo allo stesso ceppo. Non era colpa di nessuno, la mia vita e quella degli altri erano troppo diverse.
L’adolescenza consistette soprattutto nella ricerca dell’incontro, indossando maschere che col tempo mi fecero comprendere quanto sia invece di vitale importanza essere se stessi.
Ragioniera per necessità, la musica sarebbe stata la mia prima e unica scelta. In effetti è tuttora il carburante della mia esistenza.
La fotografia fu una bella consolazione, inizialmente. Dal punto di vista espressivo non vi è molta differenza tra scrivere col suono e scrivere con la luce. Luce e suono si basano su frequenze. Il divertimento consiste nel riuscire a sintonizzarsi su frequenze diverse a seconda del proprio sentire. O anche no. Irrequieta e profondamente ribelle di natura, rifuggo la noia, finora ho traslocato solamente 23 volte. Vi saranno altri traslochi, altre tappe, forse, in questo deciso viaggio evolutivo, in compagnia di esseri umani che condividono profondamente l’idea che le barriere siano solo mentali e che il pensiero sia forgiatore della nostra realtà. Sono un contenitore di dubbi e domande, le certezze le lascio a chi ne sa più di me.
E se è vero che l’interpretazione delle religioni mi ha profondamente delusa, è altrettanto vero che la scienza mi consente di credere che noi, tutti, siamo interconnessi. E’ Fede anche questa.
Ciò che mi auguro? Trasmettere emozioni, emozionandomi.
I hail from Emilia and Piedmont, although the mix might not be evenly split. Choosing Venice as home was spurred by an earthquake measuring a seventh on the Richter scale—a clear sign it was time for a change. Born in Gattinara on September 13, 1971, I've been captivated by light ever since that day. Originally trained as an accountant out of necessity, my true passion has always been music, which remains the fuel of my life.
Photography, initially a pleasing consolation, has become another profound means of expression for me. There's little difference between crafting stories with sound and capturing them with light—both are about tuning into and playing with frequencies, depending on the emotion or the absence of it.
By nature, I am restless and rebellious, consistently dodging boredom. So far, this has led me to relocate 23 times. More moves are on the horizon, part of what seems to be a crucial evolutionary journey, accompanied by those who also believe that barriers are merely mental constructs and that our thoughts shape reality.
I am a vessel filled with doubts and inquiries, leaving certainties to those more knowledgeable. While the interpretation of religions has left me disillusioned, science has bolstered my belief in our interconnections—this is also a kind of faith. What do I aspire to? To evoke and experience deep emotions.