Ebbene sì. Tutto è iniziato un po’ per sfida, un po’ per curiosità, un po’ per gioco. Come inizia qualsiasi cosa. Anzi, dovrebbe… Per sfida, quando alcuni colleghi illustri hanno iniziato a ripetermi di cambiare mestiere perchè la fotografia “è morta”. Per curiosità, ho provato ad andare oltre i miei limiti non esclusivamente tecnici ma soprattutto mentali. Per gioco, scoprendo che le forme e i colori, quando si fondono, davvero non esistono limiti e pensando che fermare un istante non può essere solo memoria, supporto, testimonianza o dimostrazione ma soprattutto deve far sentire vivo chi preme il pulsante. Prima, durante e dopo. Sennò cosa lo si fa a fare?
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Quantum P 2019
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